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La guarigione con la musica spirituale

energia corpo
Paramhansa Yogananda e Swami Kriyananda hanno insegnato che la musica ha il grande potere di modificare il nostro stato di coscienza.
La mia esperienza è che realmente la musica porta con sé uno stato di coscienza e ti “contagia” con esso! È importante quindi scegliere molto consapevolmente e responsabilmente la musica che si ascolta o si esegue (nel caso di musicisti).

Dal punto di vista dell’energia, possiamo suddividere la musica in tre categorie.
Una musica tamasica (che esprime un’energia pesante o anche violenta) può far sprofondare la nostra energia e il centro di gravità della nostra coscienza verso i chakra più bassi, oscurando la mente, il cuore e privandoci di energia.
Una musica rajasica (che esprime un’energia attiva, emotiva) stimola energia e può farci elevare verso il sattwa guna oppure farci cadere verso il tamas, secondo la direzione di energia che è espressa da questa musica.
Una musica sattwica (che esprime un’energia pura, elevante) ci trasporta molto facilmente in uno stato di calma, di gioia e di espansione. Queste sono qualità del sattwa guna, l’energia più pura, più vicina alla fonte divina.

La musica, essendo pura vibrazione, arriva diritta al cuore, senza filtri, scavalcando la mente cosciente e stimolando la nostra mente subcosciente (se si tratta di musica rajasica-tamasica) o la supercoscienza. Al cuore non arriva diretta solo un’energia, ma dietro di essa, anche la coscienza di chi ha canalizzato quella musica (il compositore, ma anche l’esecutore). Per questo, la musica scritta da un Maestro realizzato ha il potere di innalzarci molto in alto. In particolare, Yogananda ha insegnato la tecnica di intonare “canti saturati di vibrazioni supercoscienti”, “suoni armoniosi, canti impregnati della forza supercosciente dell’anima, di forza di volontà e di fede, […] per portare a guarigione tutte le condizioni disarmoniche del corpo, della mente e dell’anima”. (da Guarire con la volontà divina di Paramhansa Yogananda, ed. Ananda Sangha). I canti da lui scritti sono affermazioni di verità dell’anima da ripetere molte volte, fino a portare quelle verità a risuonare nella supercoscienza.

vritti Negli ultimi anni mi sono immersa molto profondamente nella musica scritta da S. Kriyananda e nei Canti Cosmici di P. Yogananda e ho sperimentato il potere di guarigione di questa musica. La vibrazione risuona in uno o più chakra in particolare, ed essendo un’energia la cui direzione è verso l’alto, nel suo flusso interiore ascendente “scioglie” i vritti (vortici di energia dell’ego, che risiedono nei chakra), purificando quel particolare chakra. Spesso risuona nel cuore per poi elevarsi in alto verso il cervello, ma molte volte risuona direttamente nel cervello, nei chakra più alti (come molti dei Canti Cosmici). Questa energia purificante è una luce che dissipa ogni ombra più nascosta e ti porta a un livello superiore di consapevolezza.

Aum sfericoUna musica supercosciente contiene vibrazioni differenti che possono risuonare anche in diverse parti del corpo e della mente. Un esempio: se ascoltiamo il brano musicale di Swami Kriyananda La Luce divina splende (puoi ascoltarlo qui), sentiremo la sua vibrazione nel sesto chakra, dove risplende la Luce dell’occhio spirituale, visibile in profonda meditazione.

Le vibrazioni risananti di una musica supercosciente bruciano le impurità, risanando anche il sistema nervoso e le malattie fisiche. Yogananda scrive parole molto forti sul potere risanante delle vibrazioni supercoscienti; si riferisce in particolare alle affermazioni, ma è chiaro da ciò che scrive e dice altrove che questo si può estendere anche alla musica supercosciente, espressione sonora vibratoria. “Nel momento in cui l’affermazione raggiunge la supercoscienza e la convinzione interiore, un’onda di energia sfreccia nel corpo e vibra in tutti i tessuti malati del corpo, della mente e dell’anima risanandoli, bruciando con la sua intensità i batteri fisici, paralizzando le paure mentali e riducendo in cenere l’ignoranza” (da Guarire con la volontà divina).

in gioia e armonia,
Dyuti

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