Musica InArmonia

Perché ascoltare musica in alta risoluzione?

Marzo 2019

La società in cui siamo è principalmente visiva, abituata a ricevere stimoli sensoriali più dal senso della vista che da quello dell’udito. Lo si può facilmente notare dal fatto che, normalmente, il salotto di una abitazione è arredato in funzione dello schermo tv, che negli anni ha assunto dimensioni sempre maggiori, grazie alla risoluzione sempre più alta del segnale video.
Mentre se andiamo a vedere il punto di ascolto audio, troviamo spesso niente più che auricolari collegati al tablet, pc con relative casse, o impianti stereo portatili di scarsa qualità, dove vengono ascoltati files audio compressi e quindi privati di molte frequenze importanti. Gli impianti stereo di qualità sono abbastanza rari; ancora più raro è trovare in una abitazione, un ambiente acusticamente trattato per l’ascolto della musica.

Data l’enorme importanza del senso dell’udito, messa in evidenza in modo inequivocabile da Alfred Tomatis, penso che sia utile dare qualche consiglio su come migliorare l’ascolto della musica.

La prima cosa da sapere è che nei formati audio compressi, come mp3 e aac, l’audio subisce distorsioni e tagli di frequenze: il messaggio musicale arriva alle nostre orecchie privato di importanti informazioni, e con una sorta di “rumore” aggiunto, che, anche se difficilmente udibile, viene comunque assorbito dall’ascoltatore. Fino a qualche anno fa, per potere scaricare la musica da internet, il formato mp3 era indispensabile, perché riduceva sensibilmente i tempi di download. Oggi, con l’aumento della velocità dei download, si possono scaricare files di dimensioni anche grandi in tempi relativamente brevi.

Esiste un formato audio molto migliore dell’mp3: è il formato cd, un formato audio in cui i dati non sono compressi, quindi senza perdita di qualità.

E’ ovviamente il formato utilizzato nei comuni cd musicali, ma è anche scaricabile da internet e ascoltabile da pc senza la necessità di avere un lettore cd.

Esistono poi ulteriori formati, migliori del formato cd, che vengono detti “ad alta risoluzione”.

Sono i formati utilizzati in studio per la registrazione e la creazione del master (da cui vengono poi estratti il formato cd, i files mp3 e altri). Offrono la massima qualità audio possibile, e sono acquistabili da siti specializzati ad un costo poco superiore a quello dell’mp3.

Per chiarire meglio il concetto di qualità audio, in queste tre immagini dello stesso soggetto, si può vedere un paragone fra audio e fotografia.

Immagine bassa risoluzione (mp3)
Nella prima immagine, che rappresenta l’audio mp3, la risoluzione è molto bassa: si possono notare evidenti artefatti che apportano distorsioni.
Ascoltando un mp3, soprattutto se di bassa qualità, si riscontra un effetto paragonabile a questo, anche se reso meno evidente da una sorta di “mascheramento” che l’algoritmo mp3 esegue sull’audio.






Immagine media risoluzione (formato cd)
Nella seconda immagine, che rappresenta la risoluzione del formato cd, notiamo già un evidente miglioramento della risoluzione.
Gli artefatti e le distorsioni diminuiscono sensibilmente. Questo è il formato di base per l’audio di qualità.








Immagine alta risoluzione (formato master)
La terza immagine corrisponde all’alta risoluzione audio: è senza dubbio la più ricca di particolari, dunque la più vicina alla realtà.
Ascoltando musica in alta risoluzione è come guardare la terza immagine: l’ascoltatore riceve una rappresentazione sonora quanto più possibile vicina all’originale. Gli effetti musicali e terapeutici raggiungeranno dunque la massima amplificazione.






Naturalmente, questo paragone fra audio ed immagini è stato fatto solo per chiarire concetti altrimenti difficili da spiegare, e non vuole avere nessuna pretesa di esauriente trattazione tecnica.

Oltre alla scelta di un formato audio a risoluzione maggiore, è consigliabile migliorare anche la qualità del sistema di lettura dell’audio.

Anche senza investire cifre importanti, si può cominciare sostituendo gli auricolari con un buon paio di cuffie, oppure sostituendo le casse del pc con due di migliore qualità, o acquistando uno stereo non portatile, ossia con casse separate. Questo è solo un primo passo, ma permette di avere già risultati superiori alla media.

Per concludere, vorrei invitarvi a sperimentare voi stessi l’ascolto della musica ad alta risoluzione e il suo effetto. Niente è più importante, infatti, dell’esperienza personale e dell’acquisire maggiore consapevolezza grazie ad essa. Se volete sperimentare un ascolto guidato vi invito a partecipare ai seminari Musica InArmonia.

Daniele Poletti.

Leggi gli altri articoli!

Aiutaci a realizzare nuovi progetti musicali.
Con una donazione, diventa un sostenitore della musica!
pulsante donazione